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giovedì 4 luglio 2013

Nuove ricchezze archeologiche dal cantiere del metrò di Piazza Municipio

Nelle ultime settimane nuove importanti scoperte archeologiche si sono avute nel cantiere della metropolitana di Piazza Municipio. In particolare le nuove scoperte sono avvenute durante gli scavi all'interno del pozzo di stazione della Linea 6. E' stata rinvenuta la banchina dell'antico Porto di Neapolis, di Epoca Romana. Si tratta sicuramente della più importante scoperta archeologica insieme alle 3 navi, sempre di Epoca Romana, rinvenute nel pozzo di stazione della Linea 1 ormai quasi 10 anni fa.
La banchina poggia direttamente sul banco tufaceo. Appena sopra vi poggiano dei grossi blocchi che risalgono all'Età Augustea (tra il I secolo a.C. ed il I d. C.). Sopra questi blocchi vi poggiano strati in malte cementizie risalenti a secoli successivi (non oltre il IV secolo d.C., quando il porto fu abbandonato a causa del processo di insabbiamento naturale).  Nel fondale marino antistante la banchina del Porto si scorgono anche i segni (somiglianti a delle fosse) di operazioni di dragaggio effettuate dagli Antichi Romani. Sempre nel fondale marino, posizionate poco più avanti rispetto ai segni dei dragaggi, sono state rinvenute una serie di tavole in legno di cui gli archeologi ancora non hanno capito la funzione.
Alle spalle della banchine del Porto di Neapolis è stato rinvenuto un complesso termale. Molto particolari sono le fondamenta di questo edificio, essendo esse in grossi blocchi di tufo.  La particolarità sta nel fatto che i grossi blocchi in tufo sono tipici delle costruzioni di Epoca Greca, ma al momento non si è ancora riusciti a stabilire a quanto risalgano. Saranno necessari studi più approfonditi per stabilire se si tratta di fondamenta di Epoca Greca o Romana.
Alcune foto degli scavi archeologici.





1 commento:

Tourincoppola ha detto...

Interessantissime novità!

In realtà le fondazioni del balneum in pietra calcarea non necessariamente indicano una datazione all'epoca Greca: non è infrequente infatti il riciclo di materiale proveniente da edifici demoliti precedenti da parte dei Romani.

Mi incuriosiscono le "misteriose" travi lignee. Potrebbero essere delle "guide" per le chiglie delle navi?